Adamiti

Nome di varie sette cristiane, la prima dei quali, detta più propriamente degli Adamiani, è ricordata da Epifanio (IV secolo), che la fa derivare dagli gnostici, mentre per altri storici sarebbero derivati dai seguaci di Carpocrate. Filosofo alessandrino gnostico, discepolo di Cerinto e fondatore della scuola gnostica detta, per l'appunto, carpocraziana, predicò sotto l'imperatore Adriano (117-138) e fu proprio padre di Epifane (o Epifanio) suo successore nella diffusione della dottrina paterna.

Gli Adamiani si riunivano nudi, come Adamo, per dimostrare il ritorno all'innocenza originaria. Lo stesso nome di Adamiti fu dato a movimenti ereticali medievali apparsi nel XIII-XIV secolo in Fiandra (per opera di Tanchelmo - Tanchelijn - ) e nel XV, in Francia, nacque il movimento del Libero Spirito, così come in Boemia e Germania fra i taboriti e gli anabattisti. Sporadiche apparizioni Adamitiche fecero poi ancora in Russia (1780) e in Austria (1848). Sant'Agostino, pur ammettendo gli adamiani praticavano la nudità e la promiscuità dei sessi, riteneva che fossero degli asceti rigidi e convinti. Essi proclamavano che si doveva ritrovare l'originaria innocenza di Adamo che, fino a quando non conobbe il peccato, visse completamente nudo. Affermavano che il corpo era l'opera di Dio e che pertanto non doveva essere coperto e la sua nudità non era peccato.