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Psicologia del cibo: dimmi come mangi e ti dirò chi sei
Il cibo rappresenta nella storia delle culture uno dei momenti centrali della ritualità collettiva (nella Bibbia il ruolo della mela come mezzo di conoscenza del bene e del male e come veicolo di proibizione, la caccia e il consumo del pasto per gli uomini primitivi, la condivisione dell'Eucarestia, il Ramadan, ma anche gli happy hour che hanno preso piede recentemente p.e.).
Le colazioni di lavoro, le festività religiose, i party, le feste sono momenti particolari che permettono interazioni affettive e di comunicazione che travalicano la semplice attività del pasto accompagnati da una ritualità condivisa.
Le abitudini alimentari nascono e si affermano in famiglia, in fasi molto precoci come l’allattamento e lo svezzamento; solo verso i 3-4 anni i bambini incontrano, con la scuola, nuovi modelli alimentari. Spesso si “scontrano” i due mondi, sia per gusto che per modi di preparazione e spesso le famiglie contrastano l’educazione alimentare scolastica e i comportamenti del bambino ne risentono: confusione, inappetenza, capricci, ipernutrizione, ecc..
La seconda grande rivoluzione alimentare avverrà nell’adolescenza, quando il desiderio di autonomia e identità si esprimerà anche attraverso scelte alimentari fuori casa e più simili a quelle dei gruppi dei coetanei che della famiglia, instaurando gerarchie diverse dove l’alimento è importante non come nutriente, ma come mezzo di incontro o di piacere o, addirittura, come veicolo di controllo sul proprio corpo (nei casi di anoressia, bulimia, obesità, ecc). Pur se l’adolescente cambia abitudini, lo stile con il quale è stato trasmesso il comportamento alimentare in famiglia lascia il segno ed è accompagnato da un contorno emotivo fatto di mancanze o di eccessi affettivi.
Fra gli stili di personalità più frequenti in soggetti che rivelano alterati comportamenti alimentari spiccano il “perfezionismo” e l’autoritarismo dicotomico (“O così o niente!”); se troppo esasperati, questi atteggiamenti possono nuocere al buon equilibrio del comportamento.
E’ importante non disgiungere la conoscenza cognitiva dal piacere di gustare i cibi, e rimettere l’alimento al suo posto di “Mezzo” per la vita e non “Causa” di essa, riposizionandolo nel dovuto posto delle relazioni affettive e sociali.
Valori psicologici dell’alimentazione
Attraverso il nutrirsi e l’alimentarsi si sviluppano le basi psicologiche dell’identità e della personalità, infatti la soddisfazione del bisogno permette la crescita e l’inizio della scambio con l’ambiente esterno. Fino al momento della nascita, il bambino e la madre non hanno esperito di essere distinti, ma hanno vissuto una fusione; la nascita rompe la simbiosi fisica e segna l’inizio del percorso di separazione-individuazione per il bambino, ma anche per la mamma.
Introdurre nel corpo il cibo è la primissima esperienza di differenziazione che il bambino compie, introducendo in bocca un qualcosa che è distinto da lui e che proviene da un esterno; inizia la differenziazione tra un dentro e un fuori, tra il Sé e altro da sé.
Inizia con la madre una complessa interazione basata sul soddisfacimento dei bisogni reciproci, anche del bisogno di nutrirsi e nutrire, che porterà alla formazione di una modalità interattiva denominata “relazione di attaccamento”. La relazione di attaccamento si instaura tra il bambino e il suo caregiver, in genere la madre, ed è una modalità interattiva che pervade tutti gli aspetti dello sviluppo psicologico, sociale, relazionale. Il caregiver infatti, attraverso la relazione di attaccamento, fornisce al bambino la base da cui partire per il suo viaggio verso l’indipendenza.
Si comprende bene che l’alimentazione assume fin dai primissimi istanti di vita un’importanza notevole per quanto riguarda lo sviluppo oltre che fisico, anche psicologico e sociale della persona.
Il cibo è il veicolo della relazione tra madre e figlio, assume carattere di piacere per il soddisfacimento dei bisogni primitivi della fame e del prendersi cura, permette lo scambio nella soddisfazione del bisogno relazionale, e, per questo motivo può diventare il mezzo attraverso cui “giocare” i momenti conflittuali e l’oppositività nei confronti del genitore.
L'attuale regime alimentare appare non solo opulento ma composto di cibi privati delle loro qualità nutrienti da un'assurda manipolazione industriale. La raffinazione dei cereali, l'abuso dello zucchero bianco nella preparazione dei cibi preconfezionati, i sistemi di allevamento degli animali per la produzione di formaggi, carne uova, la onnipresente pubblicità che invoglia al consumo alimentare, sono fondamenti su cui si basa l'attuale industria alimentare mondiale. Così ci sono cibi i cui aromi sono calibrati in modo tale da stimolare senzazione di appetito psicologico. Inoltre, gran parte degli alimenti vengono trattati con dosi più o meno rilevanti di additivi chimici della più varia natura e con le funzioni più disparate. Molti desideri nascosti trovano il loro appagamento con la deglutizione di sorbetti stracolmi di panna, creme colorate, cioccolati variegati, enormi quantità di dolci e alcolici spumeggianti.
LA SIMBOLOGIA DEL CIBO
Tipo di cibo - Significato emotivo
Dolce - Dipendenza e regressione
Salato - Indipendenza e maturità
Delicato - Purezza e sensibilità
Piccante - Curiosità e passione
Morbido - Affetto e consolazione
Croccante - Grinta e dinamismo
Caldo - Disponibilità e entusiasmo
Freddo - Indifferenza e distacco
Vegetale - Rispetto e conformità
Animale - Forza e aggressività
Semplice - Comprensione e chiarezza
Elaborato - Manipolazione e complessità
Supernova82
Approfondimenti:
Meloni, F. "Alimentazione energetica naturale", Edizioni Mediterranee, 2002.. -
Melvinio.
User deleted
hola a tutti!!!
sono nuovo e mi piacerebbe iniziare con un argomento soft...
il forum è eccezionale...
ma veniamo a noi... è molto interessante come argomento, a mio dire completo anche se manca una analisi sul modo di alimentarsi...
e non mi riferisco al tipo di alimenti o a cose di questo tipo ma proprio all'atteggiamento davanti agli alimenti...
mi spiego meglio avete mai notato la differenza di stile di vita e di personalità fra chi consuma in modo famelico quasi da ingurgitare il cibo in tavola e chi invece è l'esatto opposto?
cibo e sesso per esempio sono strettamente collegati connessi... ora non voglio continuare in questa direzione... ma voglio tornare sulla domanda posta alla riga precedente...
il 97% della comunicazione è non verbale il restante 3% è divisa in verbale conscia ed energetica non conscia...
tutto è comunicazione, noi ci arroghiamo il diritto che come esseri umani siamo gli unici a comunicare, quando pure le cellule fra loro comunicano non come noi ma chi siamo noi per dire che sia meglio il nostro sistema... ora il nostro inconscio comunica con noi con comportamenti automatici o semiautomatici, che delle volte ci facilitano la vita ma delle altre volte sono come il freno a mano di una macchina che si inserisce da solo...
quindi è possibile estrarre da questo comportamento (l'atto di nutrirsi) tante informazioni sia da chi compie l'azione che da colui che si osserva nel compierla...
informazioni che si possono estrapolare da una mangiata in convivialità vanno dalla cura della persona verso se stessa...
all'attenzione verso il partner o la partner...
l'apertura verso il mondo la si può trovare nel provare assaggiare pietanze nuove...
questi sono solo alcuni piccoli esempi ma da operatore di settore (mentale intendo) posso tranquillamente affermare che sono ben più di semplici teorie... sono fatti suffragati dalla vita di tutti i giorni...
spero di avervi dato una ottima intuizione...
buona continuazione.... -
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e tu, in che modo mangi? . -
Melvinio.
User deleted
io ..
mmm..
io mangio... perchè bè io mangio...
con calma e con gusto...
assaporando bene tutto... e preparandomi tutto o preparando tutto con il massimo dell'amore che posso metterci...
perchè?. -
.CITAZIONELA SIMBOLOGIA DEL CIBO
Tipo di cibo - Significato emotivo
Dolce - Dipendenza e regressione
Salato - Indipendenza e maturità
Delicato - Purezza e sensibilità
Piccante - Curiosità e passione
Morbido - Affetto e consolazione
Croccante - Grinta e dinamismo
Caldo - Disponibilità e entusiasmo
Freddo - Indifferenza e distacco
Vegetale - Rispetto e conformità
Animale - Forza e aggressività
Semplice - Comprensione e chiarezza
Elaborato - Manipolazione e complessità
Verso dove si direzionano i tuoi gusti? Il senso del topic è solo ed esclusivamente questo, ovvero riflettere sulle proprie tendenze alimentari.. -
Melvinio.
User deleted
voleva essere la faccina che arrossisce...
spero d'esserci riuscito...
il problema è che io mangio... nel senso che adoro tutto...
preferisco il salato... in realtà e lo speziato... il dolce al mattino come colazione o la sera un paio (forse anche qualcuno di più) tipo i wafer....
vado matto per la vaniglia... budini e creme... insomma sono un gran golosone... -
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Da quanto hai elencato, una bella personalità . -
black_ghost.
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Si nasconde tanto dietro a questa necessaria abitudine... ""necessaria"" non ne sono ancora convinto . -
Arcadio.Rosacroce.
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Ennesimo caso MOLTO piacevole di test che appare essere totalmente corrispondente alla realtà.
Salato,piccante e semplice...direi che ci siamo proprio .... -
black_ghost.
User deleted
Salato
Croccante
piccante
Caldo
animale
Elaborato....
Una Pizza Calabrese o Messicana rispecchia tutto ciò, se fatta con tutti i criteri. -
Arcadio.Rosacroce.
User deleted
Più che altro devastante ...! . -
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vi dico la mia anche se vado a periodi:
semplice, più vegetale che animale ma anche animale con molti se rispetto a qualche anno fa, più freddo che caldo (adesso), salato con qualche punta di abitudine sul dolce. Se mangio elaborato digerisco come i rettili, ci metto giorni!
Quindi:
Sono tendente alla semplificazione, all'indipendenza che significa soprattutto indipendenza mentale, alla precisione soprattutto nei rapporti di qualsiasi genere, ovvero, ognuno ha il suo ruolo e questo per me deve essere sempre molto definito, mantengo un profilo calmo fino a quando mi tocca mandare a pascolare qualcuno per eccessi di varia natura e mancanza di onestà su cui baso interamente il mio modo di fare e di essere (e non deve mai capitare... sono cerebralmente troppo aggressiva... qualche volta ne avrete preso atto sui gruppi di fb mentre davo il meglio o peggio di me, dipende sempre da come si guarda la cosa ) e, vista questa rigidità d'impostazione così schematica, ogni tanto mi abbandono (come ogni lottatore ama fare in segretissimo), ad attimi di dolcezza e regressione, coccolandomi con qualche meritato premio.. -
black_ghost.
User deleted
Supernova, credo tu abbia descritto una situazione di perfetto equilibrio...
Calma ma non troppo (soprattutto se per difendere le proprie ragioni)
Schematica ove occorre ecc...
Positivo direi. -
Arcadio.Rosacroce.
User deleted
vi dico la mia anche se vado a periodi:
semplice, più vegetale che animale ma anche animale con molti se rispetto a qualche anno fa, più freddo che caldo (adesso), salato con qualche punta di abitudine sul dolce. Se mangio elaborato digerisco come i rettili, ci metto giorni!
Quindi:
Sono tendente alla semplificazione, all'indipendenza che significa soprattutto indipendenza mentale, alla precisione soprattutto nei rapporti di qualsiasi genere, ovvero, ognuno ha il suo ruolo e questo per me deve essere sempre molto definito, mantengo un profilo calmo fino a quando mi tocca mandare a pascolare qualcuno per eccessi di varia natura e mancanza di onestà su cui baso interamente il mio modo di fare e di essere (e non deve mai capitare... sono cerebralmente troppo aggressiva... qualche volta ne avrete preso atto sui gruppi di fb mentre davo il meglio o peggio di me, dipende sempre da come si guarda la cosa ) e, vista questa rigidità d'impostazione così schematica, ogni tanto mi abbandono (come ogni lottatore ama fare in segretissimo), ad attimi di dolcezza e regressione, coccolandomi con qualche meritato premio.
Un profilo quasi da perfetto killer: spietato nel professionale e normale nel resto,anzi spesso più normale di altri eprchè conscio dei propri momenti di relax e quando serve debolezza.
Già solo a leggere che eri semplice con la sfilza di situazioni "una tantum" descritte mi stava venendo malditesta .... -
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Io non difendo le mie ragioni, difendo la ragione
Fate anche voi la vostra descrizione, è un esperimento simpatico, non elencate solo i cibi ma date anche un quadro della situazione , vediamo che cosa salta fuori ehehe.