Home Base - The Box

Posts written by D.E.A.

  1. .
    up
  2. .
    se vuoi esporli mi farebbe molto piacere :)
  3. .
    Secondo me è proprio da questo articolo che si dovrebbe partire per rivalutare molte molte cose e attuarne altre di conseguenza :)
  4. .
    Ciao Priore, nell'articolo non si allude ad alcuna arma aliena, perciò dato il peso di questo blog non la porrei come ipotesi , piuttosto frutto delle fantasie e delle dicerie di popolo...


    Ciao ^_^

    o meglio, viene indicata tra le ipotesi comunemente diffuse, ma nn di più.
  5. .
    è uno stravolgimento totale, ma anche quando... non so come si possa ovviare alla situazione :rolleyes:

    inserisco anche la fonte dal blog così chi vuole è più facilitato nella navigazione dei vari contenuti http://ignorando.altervista.org/il-triango...673217773437500
  6. .
    Sono d'accordo, infatti ritengo che non se ne parli più di tanto perché pone in bilico dogmi millenari che a questo punto non avrebbero più molto senso venendo ad evidenziarsi una parzialità di fondo che farebbe crollare molte certezze a quelli tutt'ora credenti.
  7. .
    Si saranno discostati poi così tanto dalla realtà di fondo? A questo vorrei che rispondessero i nostri amici per capire fino a dove le opinioni di ciascuno riescono ad andare oltre il proprio bacino culturale, contaminato anche da una certa seppur riflessa tradizione religiosa.

    Altra domanda...come mai non si parla così tanto di questa religione?
  8. .
    CITAZIONE (El Brujo @ 20/8/2013, 05:31) 
    “…la pittura non muore immediate dopo la sua creazione come fa la musica, ma lungo tempo darà testimonianza dell’ignoranza tua…”

    l'impermanenza di una corrente artistica di pittura ,e' eqivalente al ricordo di una melodia musicale,a breve o a lungo tempo le sue note dipinte saranno la tua conoscenza.

    D'accordo, tuttavia ho voluto concludere la recensione seguendo il senso del discorso di Leonardo Da Vinci. Poi se vogliamo argomentare su questa espressione potremmo aprire un capitolo a parte e mi troverei concorde con quanto hai affermato essendo noto che la musica si evolve con l'uomo stesso e la storia della musica conserva differenti fenomeni altrettanto indelebili.


    Un saluto
  9. .

    Nello sguardo e in quel dito levato, la soluzione?



    Dentro lo sguardo. Il codice, edito da Vertigo Edizioni, rappresenta un singolare ma interessante studio fondato sull’attuale interrogativo, ben presente in uno scenario di dibattito molto acceso, circa la conoscenza dei popoli sull’esistenza aliena, sia nella storia che nell’antichità.

    Per questa ragione l’autore Giuseppe Petix, che ha maturato nel corso della vita una notevole sensibilità nell’ ambito artistico, si è fatto attento osservatore delle arti pittoriche includendo così, in questo raggio, il pensiero del grande genio davinciano, e giungendo alla conclusione che anch’egli fosse stato in possesso di questa consapevolezza. Prendendo in considerazione il presupposto che gli alieni siano stati ben rappresentati nell’arte e servendosi di tale concetto come uno dei parametri su cui l’autore ha messo in piedi questo studio, non ha esitato ad estenderne l’eventualità anche alla simbologia occulta contenuta all’interno dell opere di Leonardo che, come si sa, è il risultato, oltre che del grande genio artistico, di un vero e proprio scienziato e profondo conoscitore dell’anatomia umana. Proprio per questa esclusiva conoscenza, Leonardo Da Vinci ha aperto nuovi mondi sulle leggi della prospettiva e dell’ottica, travolgendo e contaminando inoltre il pensiero filosofico del suo tempo e, perciò, la scienza che ne derivò negli anni a venire. Consapevole di questi particolari non trascurabili, Petix ha elaborato quindi una teoria che porrebbe in luce il fatto che, attraverso una pittura basata sapientemente sulle leggi della tridimensionalità e della prospettiva, anche il grande maestro abbia potuto rappresentare, celatamente, traccia delle civiltà aliene.

    Leonardo Da Vinci. Chi era esattamente? Di quali segreti millenari era a conoscenza dopo la sua ricomparsa nel mondo artistico, superati gli anni di silenzio? Quali messaggi sono contenuti nei simboli che ha scelto di inserire nelle opere? Quali sono le modalità entro cui sondare i contenuti di quello che ha rappresentato? Attraverso questi interrogativi, l’autore del saggio conduce ad una interessante nuova ipotesi, nonché ad una chiave di lettura che, nel tentativo di sondare una strada piuttosto impetuosa come del resto ne fu la mente, così geniale, del maestro, delineerebbe la soluzione all’enigma leonardesco, includendolo perciò nell’ambito su cui molti discutono e scrivono da tempo, e cioè sull’ipotesi aliena e sulla conoscenza di civiltà provenienti da altrove, nel passato. In un passato che parrebbe, così, essere proprio anche di Leonardo Da Vinci. Tutto questo andrebbe a sostenere la scelta, se così fosse, di includere tale concetto in maniera enigmatica, nelle sue opere, poiché “la pittura[…]lungo tempo darà testimonianza dell’ignoranza tua…”.

    Ma come si arriva a comprendere questa eventualità? Secondo Petix, il punto di osservazione di quella ponderata semantica figurativa, risiederebbe proprio nel dito puntato verso l’alto del languido San Giovanni Battista mentre, con un enigmatico sorriso assimilabile ai livelli di misticismo della Gioconda, comunicherebbe qualcosa di profondo e di ambiguo. Come disse Picasso: "Da Vinci promette il Paradiso: guardate quel dito levato". Ma se quel dito, oltre a puntare verso l’alto indicando un collegamento col divino, fosse anche lo strumento di cui servirsi per l’osservazione delle opere del maestro secondo le leggi dell’ottica e della tridimensionalità, probabilmente, sconvolgerebbe il concetto del divino stesso. Per questo motivo, il Battista davinciano, oltre ad essere divenuto il punto di partenza delle riflessioni formulate e rappresentate dal copioso lavoro di schematizzazione e sovrapposizione grafica dei dettagli delle opere selezionate e riproposte dall’analisi di Petix, col suo dito puntato verso l’alto ha guadagnato, inoltre, il posto da protagonista nella copertina del libro.

    “Entrando nello sguardo” di Leonardo ‘scienziato’ attraverso le pagine del saggio, si resterà colpiti dalle effettive coincidenze che, attraverso le leggi dell’ottica applicata ai soggetti dei dipinti del maestro, riveleranno sorprendenti figure di alieni. Tale studio ha suscitato l’interesse del Prof. Roberto Volterri, accademico dell'Università di Roma 2 il quale, attraverso la prefazione, introduce alla lettura di un saggio che descrive come strano ma affascinante al contempo e che, con una frase appartenuta al grande genio ripresa volutamente nella presente recensione, lascia lo spazio alle più disparate riflessioni.


    “…la pittura non muore immediate dopo la sua creazione come fa la musica, ma lungo tempo darà testimonianza dell’ignoranza tua…”




    Dott.ssa Debora Avola
    Direttrice Home Base - The Box



    Visita il sito della casa editrice Vertigo






    Informazioni sul saggio




    Dove trovarlo?
    Amazon
    ibs
    Rizzoli
    Feltrinelli




    Contatta l'autore
    Gruppo Facebook





    Copyright http://sentierimisteriosi.altervista.org/n...o-la-soluzione/

    Edited by Supernova82 - 19/7/2016, 15:16
  10. .

    "Schiavi degli Dei".
    Diario di un vero viaggiatore verso l'alba del genere umano.



    L’opera di Biagio Russo si apre con una lunga serie di ringraziamenti verso coloro che lo hanno sostenuto in quattro anni di impegno costante, in concreto, fornendogli prove che recano in sé la forza della notte dei tempi e che, ancora esistenti, continuano a rivelare la propria sostanza nei musei e nelle biblioteche più rilevanti del mondo. E, allora, tale scelta pone in luce l’umiltà di un uomo che, divenuto “viaggiatore” in tempi acerbi ma sufficienti a scatenare la necessità di proseguire in una ricerca che non lo abbandonerà mai, esprime riconoscenza per la grandezza di ciò che ha potuto ricevere e che, tradotto nella necessità del viaggiatore stesso, consiste nella consapevolezza del valore delle “mappe” ricevute, da percorrere inesorabilmente per giungere alla grande meta, nonché l’orizzonte della Conoscenza. Al contempo, tale meticolosa opera si delinea nell’immaginazione di chi riesce a percepire attraverso un certo sentore, come il ”diario” del viaggiatore Biagio Russo e che si configurerebbe, inoltre, come la strada più logica da seguire di tutti quei viggiatori orientati sullo stesso cammino; un libro che, letto con la sensibilità di chi conosce il valore della ricerca, conduce ad emozionarsi, a sorprendersi dinanzi alle prove mostrate, comparate e messe in ordine, come a voler restituire lo splendore ad un grande mosaico rivelatore. E il risultato complessivo di questa ricerca è una probabile realtà se non, addirittura, quella tra le più probabili formulate <<dall’uomo stesso>> sino ad ora.



    Il titolo, Schiavi degli Dei non lascia dubbi al contenuto; per comprenderne sino in fondo lo spirito e l’intenzione, però, è necessario al contempo compiere un passo di maturazione individuale, spogliandosi dei pregiudizi, di tutti gli stereotipi e delle convinzioni in cui le civiltà cui apparteniamo si crogiolano da secoli attraverso i condizionamenti culturali, nella fattispecie quella occidentale disponendosi, così, alla corretta ricezione di nozioni che, da una parte illumineranno la strada e dall’altra lasceranno l’amaro in bocca. E’ un adeguato e concreto punto di partenza che rende possibile l’affaccio sull’alba del genere umano, presentato secondo un ordine che si regge in piedi e che, introdotto dall’interrogativo d’apertura “Quando iniziammo ad esistere?”, percorre le fila di una ragnatela costituita da un intreccio di prove concrete e di storia attraverso le corrispondenze tra miti, leggende e realtà. Perciò, secondo un filone di pensiero molto simile a uno studioso dell’antichità orientale, Biagio Russo esamina cosmogenesi e antropogenesi e rileva che la Bibbia (soprattutto per quanto riguarda la parte della Genesi) possiede molti elementi comuni a quelli delle leggende assiro-babilonesi; in particolare il racconto della creazione ricorda quello del poema babilonese Enuma elish e pare scontato concludere che tale racconto, infine, non è che pura rielaborazione dei testi mesopotamici. Tali testi, perciò, sono stati rielaborati dagli stessi ebrei omettendo dettagli fondamentali, probabilmente, per una questione legata alla stesura di un nuovo copione.

    Inoltre, il mito del diluvio universale è di origine sumerica e, nonostante riferimenti espliciti ai sumeri nella Bibbia non compaiano mai, il sumerologo Samuel Noah Kramer rivela in che modo, invece, anche questo popolo è stato di ispirazione per il testo sacro, in particolare per quello che riguarda i semiti. Pare inoltre che la fonte rivelatrice circa la Creazione di un lulu mortale, come essere servile, utile ai dingir, vada ricercata proprio nelle tavolette sumere e che tale essere, infine, altro non fosse che l’Homo Sapiens. E che l’enigma circa Adamo, Eva ed il Serpente tragga le sue origini ne L’Epopea di Gilgamesh e ne Il mito della caduta dell’Uomo (Adapa ed il vento del Sud). Ma cosa spinge l’essere umano a scavare nei reperti e nei testi antichi per comprendere il motivo delle sue origini? Quali sono i bisogni che si avvertono dinnanzi a tutte queste prove? La mortalità umana è una caratteristica intrinseca nel nostro essere e, pertanto, sin dagli albori della ragione si cerca di comprendere il motivo per il quale a noi fosse stato assegnato tale destino. Ed è questo il motivo che ci rende “viaggiatori” e di cui Biagio Russo si fa portavoce, tendendo la mano verso coloro che hanno desiderio di mettere in discussione tutti i preconcetti sui quali hanno fondato le proprie conclusioni circa tale enigma, condizionati nella propria formazione dalle motivazioni romanzate delle varie religioni e delle culture di appartenenza e venendo a capire, in conclusione, che il figlio di Dio per come un cattolico (ad esempio) si dipinge, era in realtà uno schiavo.

    Per comprendere il peso di questo termine, logicamente, è necessario leggere il libro, edito da Drakon Edizioni.



    Dott.ssa Debora Avola
    Direttrice e Cofondatrice di Home Base – The Box



    Approfondimenti:

    Schiavi degli Dei - Sito Ufficiale
    Drakon Edizioni




    L'alba del genere umano.
    Una grande rivelazione in arrivo dal passato grazie a testimoni di eccezione: i Sumeri.





    Drakon Edizioni



    Edited by Supernova82 - 24/6/2013, 22:15
  11. .
    Grazie Dex-Ter, quello che ho scritto rispecchia completamente lo spirito del libro degli Hunter Brothers ;)

    Lo trovi su Amazon, sul sito della Eremon, su altre librerie online e lo puoi ordinare nelle librerie!
  12. .
    ottimo :D
  13. .
    riporto in evidenza il thread :)
  14. .
    Complimenti a te Sandro e a tutti i membri del team degli Hunter Brothers ;)
  15. .

    Recensione del libro "Ghost Hunter" degli Hunter Brothers






    Parole-chiave: passione, sincerità, ricerca.


    Si era alla ricerca di un tesoro che mettesse insieme tanti elementi, che per un uomo sono valori fondamentali; la ricerca per l’ignoto, la fede in quello che nasce, a un tratto, e che genera la scintilla buona per quel meccanismo che vibra nell’uomo chiamato passione e la possibilità, al contempo, di condividere questa passione con le persone che si amano. Coi propri fratelli, con gli amici più cari. Scoprire che, anche loro, per un motivo del tutto sconosciuto a quello proprio, sono immancabilmente attratti dallo stesso sentiero e dal bivio, quello che a un certo punto della propria maturazione individuale si presenta come una possibilità inevitabile e ti chiede di scegliere; proseguire per la non consapevolezza e per come si è sempre vissuto o, in alternativa, scegliere la più difficile delle strade: quella dell’osservazione. Nasce da qui la necessità di un gruppo di ricercatori, forse per caso o per vocazione innata, di unire il proprio cammino alla scoperta di questo nuovo mondo. Un mondo che è sempre stato ed è davanti agli occhi di tutti ma che, fino a quando non si sintonizza il proprio pensiero sulla giusta frequenza, sfugge come un soffio di vento contrario nel vento stesso.

    Quello che trasuda dal manuale “Ghost Hunter”, scritto dagli Hunter Brothers ed edito dalla casa editrice Eremon, sono tredici anni di passione per questo cammino, di amicizia e affetto, di complicità e sostegno tra ciascun membro del gruppo. E per questa caratteristica la libertà che, al contempo, ognuno di loro ha sempre avuto, avendo modo di esprimere e di approfondire in maniera del tutto personale le ricerche sul ghost hunting e sulle anomalie che comunemente rientrano nell’inspiegabile. Ciascuno di loro in questo team ha una voce, ciascuno si esprime con le proprie conoscenze e per questo sceglie di fonderle insieme a quelle degli altri membri, dando vita a una cellula perfettamente funzionante, in armonia con lo scopo che li ha condotti sino ad oggi. Una cellula che si è allargata man mano, sino agli attuali nove membri che operano incessantemente, attraverso uno stimolo che parte, innanzi tutto, da loro stessi e dall’amicizia che li lega e li sostiene.

    Questo manuale è una conseguenza vitale di tutto quello che gli Hunter Brothers hanno accumulato nel tempo; esperienze, conoscenza, ricordi che sono affiorati man mano che le parole venivano a comporre l’opera, grazie all’apporto fondamentale di Petra Cheng Romani che si è prestata come voce fuori campo. E’ stato necessario che fosse lei a farlo, che raccontasse e tenesse il filo di questa importante raccolta di esperienze perché, se ciascuno di loro avesse avuto la possibilità di concedersi del tutto attraverso le parole scritte, ogni voce sull’intera esperienza Hunter Brothers avrebbe dato luogo ad un volume enorme. C’è troppa ricchezza da tramandare, troppa per doversi limitare.

    Poiché lo scopo non era quello di essere prolissi o di apparire sofisticati secondo fini poco in linea con quello che gli Hunter Brothers hanno maturato nel tempo, optando per questa soluzione, sono riusciti a “farsi raccontare” dando sé stessi a coloro che avessero desiderio di comprendere l’esperienza del ghost hunting genuino secondo una valida chiave di lettura, che fornisse gli elementi vincenti per portare avanti un team funzionante, ripeto, come una cellula avente vita propria. Inoltre, il manuale, che si divide in due parti, una teorica e tecnica e una pratica, è ricco di momenti in cui Sandro e Pasquale Minerva e Roberto Giancaterina si raccontano in prima persona, spiegando al contempo le tecniche da loro utilizzate, con particolare risalto per la fotografia e per l’utilizzo della termocamera, come anche per la microcamera, la bussola, l’utilizzo dei softwares, il metal detector e altra strumentazione fondamentale presente di cui si spiegano gli scopi di utilizzo in una sezione dedicata e completa non mancando, inoltre, di menzionarla nella parte relativa alle indagini.

    jpg



    La seconda parte è dedicata, per l’appunto, ad una selezione di indagini salienti che hanno affrontato nel corso del tempo e che hanno volutamente inserito per fornire sia una raccolta di tappe interessanti, cariche di storia e di contenuti, che di momenti di vita vissuta insieme. Non sempre attraverso la ricerca si ottengono gli esiti sperati, ma il non demordere li ha condotti ad acquisire conoscenza e a giungere, sul campo, a momenti che hanno lasciato loro un brivido davanti a certi fatti inspiegabili e che li ha spinti proseguire ancora e ancora, giungendo così ad ampliare la loro strumentazione, a studiare insieme e individualmente, senza perdere mai lo stimolo e quel fondamentale filo che li unisce. Hanno trovato la giusta impostazione per non perdersi in questo cammino e, per questo motivo, vogliono trasmetterlo sia ai neofiti che agli addetti ai lavori, regalando una regola fondamentale, il tesoro di cui vi ho anticipato all’inizio e che spesso molti sottovalutano mirando ad altri obiettivi, ben lontani dallo spirito della ricerca e del ghost hunting genuino.

    Non a caso il libro in tre settimane è arrivato alla terza ristampa vendendo più di tremila copie; anche in questa serie di “tre” ripetuti ci sarebbe da indagare, concludendo con un velo di mistero e di ironia.



    Dott.ssa Debora Avola ( Supernova82 )
    Direttrice e co-founder “Home Base – The Box”


    jpg





    Sito Ufficiale Hunter Brothers www.hunterbrothers.it/#Homepage

    Per reperire il libro, Sito Ufficiale della Eremon Edizioni www.eremonedizioni.it/
79 replies since 15/10/2010
.