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Adoro la natura, sono sempre più portata al desiderio di possedere un giorno un piccolo terreno dove potermi sbizzarrire ad osservare la vita che prende forma. E le forme che la nostra natura ci riserva sono davvero fantastiche, peccato che la scarsa capacità di osservazione che ci spinge alla pigrizia ci fa perdere il meglio di questo pianeta!
Stavo sfogliando Focus del mese di aprile e sono stata colpita da una bacca rossa tipica dell'Africa occidentale, che si chiama Synsepalum dulcificum, scoperta ovvero documentata per la prima volta nel 1725 dal francese Chevalier des Marchais, rimasto colpito dalle sue proprietà particolarissime.
O, meglio, ciò che colpisce di questa bacca è, in realtà, una glicoproteina presente al suo interno, scoperta nel 1968 dal giapponese Kenzo Kurihara, che gli diede il nome di "miracolina" (o miraculina).
Funziona in un modo che, personalmente, mi ha affascinato, ossia agisce sul pH della saliva; sul pH salivare neutro disattiva i recettori del dolce impedendo di percepire questo gusto mentre, sui casi di pH acido - quando mangiamo un limone - attiva i recettori e, pertanto, il cervello continua a considerare dolce qualunque cosa introduciamo in bocca, per circa un paio di ore. Perciò, chi ama particolarmente il dolce ma non può abusarne, potrebbe, sempre che non ci siano effetti collaterali se nel lungo tempo, assumerne ogni volta prima di mangiare e sentirsi soddisfatto
Non l'ho ancora provata...la conoscete?
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Sara Lee.
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Non la conosco ma sono curiosa 
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La miracolina "miracolosa" |
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