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Dieci regole per accogliere gli alieni:
gli ufologi al convegno a Washington
ROMA – Ci scontreremo o fraternizzeremo con gli alieni? Sarà una guerra o uno scambio di conoscenze? Potremmo addirittura mischiarci, in un inusitato mix di razza umana e aliena? L’incontro tra umani e alieni potrebbe essere alle porte e per non essere impreparati un apposito convegno a Washington, la prossima settimana, dovrà stabilire come e chi potrà fraternizzare con gli abitanti degli altri pianeti. Il contributo italiano al convegno, cui parteciperà Roberto Pinotti del Cun (Centro ufologico nazionale), sarà rappresentato da un decalogo per ora assolutamente top secret.
Dieci regole per “accogliere” gli alieni di passaggio sulla Terra. Spiega Flavio Vanetti sul Corriere della Sera:
I protocolli, che il Cun ha registrato per farli diventare qualcosa di ufficiale e di consolidato, si sforzano di offrire una visione non bellicosa dell’interlocutore extraterrestre, nel tentativo di aiutare l’uomo di fronte alla novità. Analizzano così l’aspetto psicologico (in termini individuali, di costume e di società); la questione biologica (contrasto o fraternizzazione a livello psicofisico e, al limite, meticciamento?); la necessità di passare dalla «tabula rasa» (lo smantellamento delle nostre certezze in vari campi) all’«effetto spugna» per apprendere il massimo dagli Alieni, presumibilmente più avanzati di noi; trattano lo shock culturale che vivremmo, l’impatto del contatto sulle economie, sugli scenari politici, sulle religioni; ipotizzano la squadra di persone – autorità, politici, scienziati, uomini di cultura, esponenti di varie categorie professionali e sociali – che dovrà gestire il primo dialogo. Nessuno aveva ancora pensato a un documento del genere. «Tra le caratteristiche dell’uomo – conclude Pinotti – c’è, ahimé, pure la tendenza a farsi trovare impreparato davanti agli eventi straordinari. In un caso come questo, il disorientamento potrebbe risultare devastante. Viceversa, un contatto di massa, seppur sconvolgente, ci offrirebbe un’inusitata e storica opportunità di sviluppo».
Fonte: http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mond...ington-1542328/
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Martina Gortan.
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ah ah ah ah ah ma perchè non gli fate fare un giro a napoli, gli fate mangiare la pizza e poi la pastiera alla sera. Un giro al teatrino di pulcinella e un calcio in culo alla romana, così due posti più belli della terra se li fumano d'ambles ihihih!
Ridicoli!!
Ciao
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.CITAZIONEDieci regole per “accogliere” gli alieni di passaggio sulla Terra.
Non è possibile stabilire delle regole quando non si conoscono profondamente le parti chiamate in causa, perciò non comprendo il motivo di queste decisioni. La questione aliena è una cosa seria, ma fino a quando "ci si scherza sopra" in questo modo, giocando a fare delle regole che effettivamente non lo sono dal momento che non si conosce la parte cui tale atteggiamento è rivolto non si sarà mai presi in considerazione anche solo per il minimo ed eventuale approccio comunicativo.. -
Lunacane.
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State certi che impugnerei il mio fucile . -
Demetra...
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Se avessero cattive intenzioni le avrebbero messe in pratica da chissà quanto tempo, ci sono dipinti antichi dove non in primo piano ma sempre visibile si nota secondo alcuni studiosi la presenza di oggetti volanti .Sempre volendo credere alla loro presenza!! . -
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Extraterrestri: il galateo per un eventuale "incontro ravvicinato del terzo tipo"?
Giusto per aggiornare
per fare che?
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Arcadio.Rosacroce.
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Sul fatto che potessero avere o meno cattive intenzioni non penso...di solito siamo sempre noi a vederli come pericolosi perchè
1)Siamo razzisti verso il "diverso"
2)Abbiamo paura di ciò che non conosciamo perchè non possiamo ammettere per orgoglio che non sappiamo chi siano (anche se informarsi e cercare di sapere qualcosa in più MAI,meglio la testa sotto la sabbia come nostro solito...)
3)Inconsciamente riversiamo su di noi il nostro stereotipo fallimentare che l'unico modo per essere superiori sia di essere più forti e superiori.Ma ecco che,inconsciamente,ammettiamo anche che siamo tanto convinti di essere evoluti invece siamo un totale buco nell'acqua...
E vogliamo ancora scrivere il galateo verso di loro?Con queste premesse
?Non ho parole...
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black_ghost.
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Regole... l'uomo non ha trovato regole neppure per gestire se stesso, figuriamoci... . -
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Questo "vademecum" è tristemente scivolato nel dimenticatoio come tutti gli argomenti vari su UFO ed alieni, ci avete fatto caso? C'è silenzio stampa, nemmeno i fufologi hanno molta fantasia, gli articoli di cui si parla sono sempre gli stessi, nessun passo avanti, solo sempre le stesse cose che ormai risultano noiose persino per chi si è licenziato dal posto di lavoro per insultare il prossimo scrivendo giornate intere su facebook 
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black_ghost.
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Questo "vademecum" è tristemente scivolato nel dimenticatoio come tutti gli argomenti vari su UFO ed alieni, ci avete fatto caso? C'è silenzio stampa, nemmeno i fufologi hanno molta fantasia, gli articoli di cui si parla sono sempre gli stessi, nessun passo avanti, solo sempre le stesse cose che ormai risultano noiose persino per chi si è licenziato dal posto di lavoro per insultare il prossimo scrivendo giornate intere su facebook
Verissimo
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E' finita la fantasia, forse facebook per una volta è servito a qualcosa. . -
Armida.
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Buona sera,
per poter comunicare con qualcosa di ET o di non umano bisognerebbe per lo meno avere nelle mani un qualcosa o capacità ET o disumana, altrimenti non si stabilirebbe alcun punto di incontro, cosa di primaria importanza per un rapporto di qualunque tipo, non siete daccordo?
Tutti questi vademecum e regole varie non servono a un bel nulla se non alla disinformazione ed ilarità. L'essere umano è troppo supponente e baldanzoso da riuscire a credere solo di esser notati e di poter comunicare con qualche razza altra. I creatori di questo progetto hanno dato il "la" e poi, in quanto tale nei progetti a schema evolutivi lo ha abbandonato a se stesso per studiarne gli sviluppi,e quindi secondo me a parte costoro nessun altro essere ET è interessato a questa giovane razza perchè vige sempre, come in tutte le cose un indice di interesse e di gradimento che come si può notare, viene a mancare.
Per tutto il resto lo sapete già
Ciao. -
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Io credo che l'essere umano avverta che qualcosa possa esserci, e fa di tutto per attirare l'attenzione di questo "qualcosa" che, invece, resta a guardare proprio per osservare come si evolve il progetto. Anche il sentore che esista qualcosa oltre il proprio raggio e che questo qualcosa sia più avanzato fa parte dell'evoluzione, della considerazione dell'esterno e di come ciò influenzi la vita e le scelte dell'essere umano nel suo evolversi...certamente sarà buffo e grottesco il modo in cui l'uomo manifesta il suo desiderio di comprensione e altrettanto forzato , tuttavia, appare il soffocamento di questa verità da parte di secoli di dettami e di imposizioni univoche sulla conoscenza. Di certo posso supporre che l'uomo non sia troppo gradito essendo così distruttivo e poco atto al mantenimento dell'equilibrio del suo stesso habitat ma , forse, sarebbe necessario un pelo di conoscenza in più per poter cambiare la considerazione che ha di sé sul piano dell'esistenza e nei confronti dell'universo che lo circonda. Dal mio punto di vista questa comune umanità , avrebbe bisogno di acquisire un quid che adesso come adesso non ha e forse non potrà avere per ragioni ben ponderate. Ma spero in una evoluzione che elida almeno in buona parte questa tendenza distruttiva e l'ambizione all'onnipotenza che, anche il più anonimo dei comuni mortali, spesso e volentieri manifesta infliggendola o condizionando il suo intorno, rovinando anche le cose più semplici, che in sé sono le più importanti. E' necessario un cambiamento intelligente e cosciente, ma ciò che manca è proprio la presa di coscienza, forse, perché non raggiunge standard tali per cui possa ottenerla unanimamente. Vorrei tanto che ci fosse una via d'uscita a questo guazzabuglio, una possibilità che muti la faccia di questa umanità acquisendo una presenza per lo meno non dannosa sul pianeta che gli è dato in "comodato d'uso".
Ciao. -
Armida.
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Io credo che l'essere umano avverta che qualcosa possa esserci, e fa di tutto per attirare l'attenzione di questo "qualcosa" che, invece, resta a guardare proprio per osservare come si evolve il progetto. Anche il sentore che esista qualcosa oltre il proprio raggio e che questo qualcosa sia più avanzato fa parte dell'evoluzione, della considerazione dell'esterno e di come ciò influenzi la vita e le scelte dell'essere umano nel suo evolversi...certamente sarà buffo e grottesco il modo in cui l'uomo manifesta il suo desiderio di comprensione e altrettanto forzato , tuttavia, appare il soffocamento di questa verità da parte di secoli di dettami e di imposizioni univoche sulla conoscenza. Di certo posso supporre che l'uomo non sia troppo gradito essendo così distruttivo e poco atto al mantenimento dell'equilibrio del suo stesso habitat ma , forse, sarebbe necessario un pelo di conoscenza in più per poter cambiare la considerazione che ha di sé sul piano dell'esistenza e nei confronti dell'universo che lo circonda. Dal mio punto di vista questa comune umanità , avrebbe bisogno di acquisire un quid che adesso come adesso non ha e forse non potrà avere per ragioni ben ponderate. Ma spero in una evoluzione che elida almeno in buona parte questa tendenza distruttiva e l'ambizione all'onnipotenza che, anche il più anonimo dei comuni mortali, spesso e volentieri manifesta infliggendola o condizionando il suo intorno, rovinando anche le cose più semplici, che in sé sono le più importanti. E' necessario un cambiamento intelligente e cosciente, ma ciò che manca è proprio la presa di coscienza, forse, perché non raggiunge standard tali per cui possa ottenerla unanimamente. Vorrei tanto che ci fosse una via d'uscita a questo guazzabuglio, una possibilità che muti la faccia di questa umanità acquisendo una presenza per lo meno non dannosa sul pianeta che gli è dato in "comodato d'uso".
Ciao
Non sono daccordo perchè quando si intraprende un strada difficilmente la si riesce a cambiare e percorrerla all'indietro è quasi impossibile. Se di progetto si parla quando esso ha avuto lo start-up, l'essere umano è stato messo di fronte a varie strade con la spiegazione dei vari pro e dei vari contro, spiegazioni magari non proprio verbali ma ugualmente comunicative. Queste spiegazioni potevano avere dei sotterfugi? Forse! Ma la storia e l'eugenetica insegnano che le evoluzioni migliori sui vari piani sono quelle che hanno avuto scelte drastiche ma giuste E io, sinceramente, non credo che l'essere umano abbia colto e percorso una di queste. Forse, forse...forse!?! Non credo ci siano dei forse L'essere umano è il risultato di se stesso, delle sue scelte e delle sue azioni.
Per quanto concerne la via d'uscita, questa ci sarebbe. Si chiama "Riazzeramento"
Ciao. -
black_ghost.
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CITAZIONENon sono daccordo perchè quando si intraprende un strada difficilmente la si riesce a cambiare e percorrerla all'indietro è quasi impossibile. Se di progetto si parla quando esso ha avuto lo start-up, l'essere umano è stato messo di fronte a varie strade con la spiegazione dei vari pro e dei vari contro, spiegazioni magari non proprio verbali ma ugualmente comunicative. Queste spiegazioni potevano avere dei sotterfugi? Forse! Ma la storia e l'eugenetica insegnano che le evoluzioni migliori sui vari piani sono quelle che hanno avuto scelte drastiche ma giuste E io, sinceramente, non credo che l'essere umano abbia colto e percorso una di queste. Forse, forse...forse!?! Non credo ci siano dei forse L'essere umano è il risultato di se stesso, delle sue scelte e delle sue azioni.
Per quanto concerne la via d'uscita, questa ci sarebbe. Si chiama "Riazzeramento"
Ciao
mmm.. non sono molto d'accordo, ma ovviamente è un mio parere personale.
L'essere umano in se potrebbe fare tanto, ha certamente commesso scelte errate ma, a mio avviso, il perchè è da ricercare, ad oggi, in una società che pur essendo direttamente collegata a scelte scellerate è diventata autosufficiente, una forma di coscienza collettiva in grado di dominare le coscienze singole al fine della propria sopravvivenza.
Più l'uomo sbaglia e si getta nel dirupo dell'involuzione, più questa tremenda forma pensiero chiamata società si sviluppa e scresce nell'autolesionismo.
Forse servirebbe solo un insegnamento in più all'uomo, qualcosa che lo faccia scendere dal piedistallo, qualcuno che gli dica: "Bello mio il tuo ruolo non è questo, ora cazzo datti da fare e vivi in simbiosi, perché se pur non ti piace è quella la via giusta".
Io non conto nulla in questa vita, ma il mio essere mi impone di credere in un cambiamento in positivo, che poi sia anche questa una forma di programmazione è un altro discorso.
Molti uomini vorrebbero cambiare questo mondo, ma cosa potrebbero fare? nulla, da soli credo nulla.
Edited by black_ghost - 1/6/2015, 10:43.
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