Questa leggenda, apparentemente semplice, fa riflettere sulla capacità individuale di riuscire a lasciare qualcosa per sondare la conoscenza, volgendo ad un nuovo orizzonte di vita. Mette in luce anche la possibilità di un traguardo che, alle volte, può essere più grande dell'immaginazione.

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Buona Visione

Recensione per
Sagato. Risveglio di un drago
di Mario Contino, edito da AUGH! Editore
2016

Perché, chi si occupa di divulgazione nel campo delle materie di confine rientranti nella categoria 'ignoto' e delle innovazioni scientifiche, ossia di quelle possibilità che dall'ignoto emergono al di fuori e divengono nuova legge, dello svolgersi delle azioni umane sul pianeta e dell'uomo in quanto essere del mondo, compie la scelta di recensire anche un libro fantasy?
In varie mitologie la terra assume forme poetiche, spesso antropomorfe, come la Gea greca. Una leggenda orientale voleva che la terra stesse sul dorso di una balena, sostenuta a sua volta da un toro, che posava su una roccia, e la roccia era sostenuta dalla polvere, sotto la quale nessuno sapeva cosa ci fosse, se non il gran mare dell'infinito. Molti sono i luoghi di cui le leggende narrano, come di altri mondi nel mondo, di cui l'uomo non conosce. Uno di questi ha ispirato l'autore Mario Contino e riguarda, in particolare, una rivisitazione della Terra Cava, dove colloca Rocford, un mondo fantastico e ricco di simbologie in cui domina il mito, il soprannaturale, l'immaginazione, l'allegoria, la metafora e il surreale; tutto questo si àncora alla conservazione dei valori di lealtà, sacrificio, amore verso l'amata e l'amicizia sincera tra compagni che condividono lo stesso destino, quello di salvare il pianeta dall'antica maledizione del mago Falceus, nato tra i terrestri di superficie (cit.). Il personaggio antagonista rievoca - celatamente - la figura di Lucifero nel Nuovo Testamento, dove ad esempio Isaia (14, 12-15) ne celebra la caduta. Allo stesso modo il mago, ambendo alle analogie note su Lucifero, secondo il Nuovo Testamento, precipitò nel regno di Rocford dove vennero oscurati i suoi poteri. Ma questo rimando, dove è ben presente una contaminazione culturale dello stesso autore, rivede anche un contorno filosofico circa la posizione della società attuale, che si è auto nominata dai secoli dell'emancipazione alla figura del 'nuovo' Dio tramite potere e dominio materiale, a discapito dei valori che garantiscono l'Equilibrio (.cit) dell'Universo creatore. Questo pericolo coincide con il percorso del timido Sagato, ovvero con l'inconsapevole ritorno del “Sette” - numero ricorrente nell'Apocalisse - ; il giovane e gracile ragazzo dell'istituto Mirus, amante dell'arte della spada scopre, solo dopo un lungo percorso di addestramenti e prove, di essere proprio il settimo guerriero, il Drago di Luce e, attraverso un profondo desiderio di vendetta innato e presente da tempi immemori dentro di sé, riesce a sconfiggere il Drago Donair e la maledizione su Rocford attraverso la sua catana dello Spirito, rievocativa a sua volta della Via della Spada dei Samurai. Tutto questo è profondamente collegato ai sentimenti di amore e di amicizia che Sagato nutre per i suoi amici e per l'amata Estalia, sua superiore e fidanzata, alla fine della quale storia diventeranno promessi sposi. Dolce è la timidezza del giovane e il delicato sentimento verso di lei, il pudore al pensiero di un'intimità con la sua amata; questa caratteristica stuzzica a lungo la mente, permanendo sempre entro certi limiti, come a voler sottolineare, invece, il valore forte delle emozioni dell'amore anteposte alla mera intimità, di cui non si leggerà che qualche dormita insieme e di pensieri che vagano e vagano senza sosta nella mente di Sagato, e di una Estalia che lo vorrebbe più determinato, anche se piena di amore persino verso questa impacciatezza. Esiste un costrutto ben definito nel racconto, la cui struttura narrativa tocca magistralmente la tradizione e si presta con facilità per una eventuale sceneggiatura cinematografica, magari sgrezzata da qualche allusione di provenienza culturale, risultante forse di troppo ad una mente critica, ma che nel contesto della storia non disturba. Personalmente, ritengo che Mario Contino abbia delle doti nel racconto e nella trasmissione di messaggi circa la morale, la lotta per i valori e gli ideali della vita e del pianeta che altri non hanno, coltivando una nutrita passione per le leggende e i miti di tutto il mondo, anche se l'entusiasmo del primo esperimento lo ha portato forse a fondere insieme un po' troppe cose con la cultura di provenienza, ma non è un dato che condiziona la storia, essendo tutto mai espressamente dichiarato. Oggi più che mai c'è bisogno di storie che appassionino il cuore e la mente dei giovani, restituendo loro l'importanza che questa stessa passione può costituire, nei riguardi del pianeta e della collettività di cui siamo tutti responsabili.

Testimonianze - Studi - Ipotesi

di Mario Contino

Risveglio Edizioni

La più completa tra le ricerche di Mario Contino, “Manifestazioni Spiritiche” è una raccolta di considerazioni, testimonianze ed interviste gravitanti attorno al tema portante dell’opera. Sicuramente, questo libro offre al ricercatore newbie o all’indipendente che vuole proseguire al meglio il campo del paranormale alcune linee guida, se non il criterio più corretto possibile con cui affrontare gli studi nel campo delle anomalie concernenti il mondo invisibile. Quello che risalta dalle prime trentatre pagine, è il tentativo di considerare differenti ambiti in un unicuum teorico; questo, il passo avanti dell’autore dopo anni di tentativi e marce indietro se non cambi di rotta, risultanti dai modi e dai riscontri ottenuti tra le varie indagini, a differenza di coloro che si improvvisano dichiarandosi professionisti del settore. E’ un invito allo sviluppo di un approccio atto a selezionare e sviluppare parametri di riferimento entro cui costruire un ragionamento di base, offrendo una gamma di spunti entro cui approfondire la ricerca distanziandosi o avvicinandosi a tutto o in parte secondo il proprio criterio, con la libertà assoluta che un ricercatore indipendente che ha ottenuto qualcosa dai propri sforzi, sente di consegnare all’umanità e alla ricerca. Ritengo che questo libro faccia un po’ da ouverture alla voglia di cimentarsi meglio nel campo delle anomalie, senza soffermarsi soltanto alle mode, e alle altrettanto mode delle attrezzature che vengono comunemente condivise per affrontare le varie indagini. Sono elencate moltissime testimonianze, proprio tra quelle che ogni uomo che ha avuto occasione di conoscere preferisce custodire intimamente, intuendo di essere dinanzi a qualcosa di insolito e altrettanto prezioso, ossia, alla possibilità di riuscire ad avere una fortuita esperienza con “l’aldilà”, di cui tutti, bene o male, sanno di essere certi - a prescindere dall’ammetterlo o meno , pubblicamente - . Interessanti le interazioni dell’autore attraverso i medium che si sono offerti di collaborare alla realizzazione delle ricerche. Molto utili le interviste delle personalità che sono state selezionate dall’autore, toccando le diverse voci di coloro che orbitano nel campo, dai ricercatori, a coloro che si espongono tra religioni e versanti opposti. Il tutto con un approccio acritico e incondizionato, lasciando ai lettori la piena ed assoluta libertà di elaborare il proprio punto di vista a stimolo individuale nel prosieguo delle ricerche nel campo del paranormale.