New Human Generation

dal blog http://ignorando.altervista.org

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  1. Igno-rando
     
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    New Human Generation



    Quasi tutte le antiche tradizioni affermano che, in qualche modo, per mezzo di un processo mistico, i nostri corpi sarebbero cambiati ed ora lo sappiamo, perché i nostri ricercatori l’hanno convalidato: il DNA, che abbiamo ritenuto essere un codice fisso, in realtà non lo è. Noi incarniamo un codice variabile di DNA che funziona sia come antenna, che come un internet/biologico (WEB) superiore, per determinati versi, a quello artificiale. E’ come se fossimo venuti al mondo con dei parametri molto specifici, predeterminati dalla fabbrica, nelle opzioni di manifattura – per così dire – e mentre affrontiamo ciò che la vita ci offre, abbiamo la possibilità di accedere a nuovi modelli, di attivare nuovi codici, persino di estenderci. Il DNA ha un comportamento vibratorio che muta sulla base della frequenza e delle onde ad esso trasmesse, si può inoltre del tutto riprogrammare, ciò non è cosa nuova; di questa scoperta molto si deve alla ricerca russa, tra cui citerei come esempio basilare la totale trasformazione di un embrione di rana a quello di salamandra per mezzo della trasmissione di un determinato flusso di informazioni attraverso la “giusta” frequenza. Va inoltre ricordato che la tendenza alla sperimentazione su determinate aree piuttosto che altre non ci è innata ma altrettanto trasmessa o già in qualche modo esistente all’interno del DNA; quindi, il rigor di logica ci impone di ritenere che lo stesso genere di “sperimentazioni” in scala esponenzialmente superiore vengano attuate sull’umanità, sul mondo, sui sistemi di pianeti e altrove sino a comporre l’immenso disegno nello spazio, inteso come unità astratta entro cui avviene la manifestazione di qualcosa attraverso differenti frequenze e vibrazioni. Ogni nostra cellula ha un potenziale elettrico pari a 1,17 volt che viene attivato e regolato dalle emozioni; gli antichi ce lo avevano già spiegato. Ecco perché su questo pianeta i sentimenti hanno un senso, come l’amore, come l’odio.
    I maestri esoterici e spirituali sanno da millenni che il nostro corpo si può programmare con il linguaggio, le parole e il pensiero e siccome la volontà di una mente superiore o di più menti ci reggono in piedi, siamo il risultato di quello che risulta, non da previsioni fantastiche, ma da calcoli ben condensati nelle antiche testimonianze, si ricordi quanto viene detto a proposito delle “chivas”, degli Hopi, dei templi megalitici che tutt’ora sono in grado di misurare perfettamente i solstizi, gli equinozi, gli allineamenti planetarii, l’esatta conoscenza astronomica di cui solo ora avvengono le scoperte attraverso sonde lanciate in esplorazione e che riconfermano, nella maniera assoluta, quanto era scritto. La sensazione che tutto non sia più come prima, che il tempo scorra molto più velocemente, che ci si avverta immersi in una sorta di sospensione temporale indefinita, è stato descritto, anche migliaia di anni fa. Tutti i calendari antichi terminano in questo periodo.
    I calendari dei Maya sono molto chiari: affermano che il tempo come lo conosciamo in effetti è terminato a luglio del 1992 e che da allora fino a dicembre del 2012 questa nostra generazione sta vivendo un tempo chiamato “non-tempo”, durante il quale avrà luogo un riallineamento dei sistemi temporali. Ci hanno anche detto: “Non cercate di costruire nuovi calendari. Non avrebbero senso per voi, perché non percepite più il tempo nello stesso modo.”
    Cinquecento anni fa i Maya – per così dire – scomparvero, lasciando detto che la Terra stava entrando in un ciclo di oscurità, un periodo che sarebbe durato 500 anni. Quindi, essi dissero: “Noi non restiamo”. Lasciarono qui alcune persone, una sorta di equipaggio minimo, e dalla loro prospettiva noi stiamo emergendo proprio ora dal ciclo di oscurità e ci stiamo risvegliando nuovamente alla luce. Perciò si parla dell’ingresso in una Nuova Era in cui saranno ridefinite a breve le pieghe dell’umanità e, a contribuire su questo processo, le stesse frequenze ed onde che stanno attraversando il pianeta (testimone il riscontro attuale astronomico) e, con incidenza maggiore dal 1996, all’interno di un processo di trasformazione dell’umanità di cui gli stessi esseri umani non si accorgeranno se non a giuochi fatti. La nuova generazione realizzerà soltanto in quel momento di essere diversa dalla precedente, di essere - radicalmente - altro. Chi determina quindi queste coincidenze se non menti superiori ed evolute anni luce rispetto questo piccolo mondo?

    L’attenzione maggiore di questa fase evolutiva sarà concentrata soprattutto in ciò che nell’articolo precedente è stato identificato come “Singolarià Tecnologica”; perciò, nella nuova forma che acquisirà la tecnologia, nata esternamente all’uomo, in quanto protesi, prolungamento nel soddisfacimento e nell’adempimento delle sue necessità e che, gradualmente, penetrerà all’interno di esso attraverso il suo sistema principale, lineare ma anche multidimensionale, il DNA, attraverso le frequenze di cui i ricercatori russi ne dimostrano le basi. Attivando quello che, per anni e anni di scienza, è stato definito “DNA spazzatura”. Che posto occuperanno, tuttavia, le emozioni all’interno di in un corpo tecnologico nonostante i vantaggi evolutivi della New Human Generation? Le emozioni che ruolo avranno considerato che, ad oggi, queste servono per azionare il comportamento vibratorio del DNA, arrivando persino ad autoriparare le cellule (lo dimostrano esperimenti fatti sui cromosomi danneggiati dai raggi X)? A che livello esse determineranno la composizione degli agglomerati sociali, le relazioni, la crescita, lo sviluppo? Emozione è soltanto sinonimo di primitività o resta alla base di un’essenza primaria, permarrà come motore del funzionamento dello stesso DNA all’interno della New Human Generation o saranno superate o magari, subiranno esse stesse un’evoluzione? Il termine odio o il termine amore , ad esempio, definiranno sempre gli stessi composti emotivi? In che modo si evolverà la scrittura, il pensiero, l’espressione, la lingua, la comunicazione, gli strati sociali? Si giungerà all’abbandono dell’idioma o alla comprensione di ogni forma idiomatica presente sul pianeta all’interno della propria conoscenza indotta dallo stesso DNA? La parola , ad esempio, per quanto si tenti di controllarla è direttamente legata all’emozione. Servirà ancora per variare la vibrazione nel DNA o si limiterà a fornire un dato descrittivo in relazione ad un evento tipo, in modo neutro?

    Essendo ormai evidente che i sistemi viventi si basano su un sistema di comunicazione, il funzionamento del DNA non può essere visto soltanto come un magazzino di informazione genetica. Possiamo considerare il sistema dinamico DNA/RNA (Lo Rna è solo un’ipotesi) come una Energia Informazione (EI) catalitica in grado di trasmettere e ricevere segnali quantici biofisici dall'Ego/IO verso e dalle proteine, atomi presenti nelle cellule viventi, così che il DNA può essere pensato come una “antenna” che trasmette e riceve informazioni, mediante "segnali quantistici dei geni e/o degli Atomi, Elettroni, ecc., per mezzo del Vuotoquantomeccanico". A chi appartiene la tecnologia che ci viene richiesto di incarnare, se così si può dire? Lo scopriremo, almeno, a giochi compiuti?
    In sostanza, come accennavo siamo antenne che mutano al mutare della frequenza e delle vibrazioni dell’Universo, e di ciò la tradizione orale e scritta che ha calpestato il suolo di questo pianeta ha conosciuto, tramandato, profetizzato e atteso per migliaia di anni. Nulla di quanto accade ora e accadrà in futuro è ignoto perché documentato, abbiamo davanti agli occhi le esatte parole che ci sono state tramandate ancor più di recente, durante gli ultimi 3000 anni. E se erano conosciute significa che anche il tempo in cui viviamo è solo un parametro, e che noi oggi siamo tarati per seguirne il suo scorrere soltanto in avanti, senza o con minime doti, riuscire a percepire gli effetti futuri rispetto al tassello del qui ed ora. Probabilmente, eravamo anche programmati per non porci troppe domande in proposito e ora, invece, aumenta la mole di quesiti sulla propria esistenza, in ogni dove. La soluzione di continuità tra una vita e l’altra è la morte, non c’è altra possibilità per poter conoscere il futuro; ecco perché gli esseri umani sono così attaccati alla memoria, intendendo con essa il valore della testimonianza. La testimonianza si radica nello scorrere del tempo, la permanenza degli uomini nella sua linearità ne permette la conservazione e, per quanto possibile, la tutela. Gli antichi Esseni ci ricordano con molta chiarezza la natura del nostro rapporto con la terra. Dalla loro prospettiva il corpo umano è un’entità vivente consapevole, formato dall’unione, dal santo e sacro matrimonio tra elementi terrestri e lo Spirito che è venuto ad abitarvi. Si continuerà ad essere ancora legati alla terra allo stesso modo o si potrà vivere nel completo agio a livello multidimensionale? La memoria continuerà ad avere valore o lo scorrere delle cose si valuterà più sulle incidenze di causa ed effetto, portando in secondo piano il peso del passato sul presente e sul futuro e, diventando, si accetti il paragone, più “quantici” e meno legati alle pietre?
    Nel ripercorrere le antiche tradizioni di coloro che sono venuti sulla Terra prima di noi, abbiamo la possibilità di verificare la continuità fra le loro vite, migliaia di anni fa, e la nostra vita oggi. Da dove sono arrivati? Qual era il loro tempo, il loro livello evolutivo, per essere in grado di conoscere il tempo che stiamo attraversando qui e adesso? La nuova generazione tende verso uno sviluppo che incarnerà le stesse consapevolezze? Anche a prescindere da quelle antiche tradizioni, assistiamo ad eventi che accadono al di là del nostro mondo attuale, poiché percorrendo il sentiero della tecnologia esterna, abbiamo costruito delle macchine, degli strumenti esterni al corpo umano, abbiamo viaggiato nelle profondità atomiche del mondo dei quanti, abbiamo assistito al momento del concepimento all’interno di un utero umano, abbiamo creato macchine che funzionano da surrogati delle nostre percezioni o da estensione dei nostri sensi e che ci hanno fatto entrare in mondi da cui credevamo di essere separati mentre in realtà non c’è separazione perché tutte le informazioni, i dati, le cifre, indicano l’esistenza di una forza che non può essere né creata, né distrutta, e che sentiamo l’esigenza di misurare.

    In che modo resterà perciò la componente spirituale all’interno di un corpo tecnologicamente avanzato, che non ha bisogno di un telefono per comunicare con qualcuno dall’altra parte del pianeta, né di studiare un linguaggio per poterlo utilizzare, né di apprendere perché conosce, né di curarsi perché si autorigenera o, forse, né di riprodursi solo sessualmente perché potrà anche in altri modi o né di morire perché tramuta o termina in altre forme per acquisirne di nuove (chissà quando e se, e cosa saranno la morte e la nascita?), è il grande enigma della New Human Generation.




    R. Spiz per Igno-rando

    Edited by Igno-rando - 18/7/2016, 00:44
     
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  2. black_ghost
     
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    Questo articolo è fantastico.
    Antenne e frequenze, risponde di per se a tante domande e ne pone di nuove ed inattese...

    Grazie per averlo postato.

    Leggevo ieri un libro di Igor Sibaldi, dal titolo "Maestri Invisibili", alcune dichiarazioni che questo autore avrebbe ottenuto da alcune entità spiritiche, i concetti di tempo, spazio e frequenze più o meno coincidono.
    Il caso non esiste, lo ripeterò all'infinito...
     
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  3. gilgamesha
     
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    A questo punto,seguendo questo modello tecno-evolutivo, la parola "human" dovrebbe cambiare di significato visto che i vari "sentimenti" non avrebbero più uno scopo (vibrare per evolvere). Ma se di solito la Natura alla fine trova un equilibrio in tutto,la vera domanda diventa: chi o cosa sta spingendo per la disanimalizzazione ( se mi concedete il termine)di una specie terrestre?
    ...o forse è tutt'altro,ovvero questa tecno-evoluzione è l'unico modo di sopravvivere per una specie (l'uomo) che non è più in sintonia con il pianeta( inteso come organismo in simbiosi)?
     
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    Secondo me oltre una certa soglia l'evoluzione prende una determinata piega, ovvero questa, perchè è l'unico modo per continuare a far coabitare in un corpo una certa varietà di caratteristiche. Se parliamo di DNA sopito è chiaro che prima o poi questo debba servire a qualcosa, ma per fare ciò è necessario che si sia in grado di reagire su altre frequenze e per fare questo è necessario evolversi sviluppando peculiarità che adesso come adesso ci sono sconosciute anche se tentiamo di studiarle. Secondo me si tratta di un processo graduale se c'è la volontà di attuarlo da parte di coloro i quali civiltà antiche hanno lasciato testimonianza. E' come se ci si disponesse al ricevicmento di un numero maggiore di dati e informazioni e noi diventassimo consoni alla loro decodifica; se ciò avviene è perchè anche il corpo di conseguenza si è giò plasmato ai comportamenti, alle reazioni, che da questo ne deriverebbero.
     
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  5. black_ghost
     
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    CITAZIONE
    chi o cosa sta spingendo per la disanimalizzazione ( se mi concedete il termine)di una specie terrestre?

    Probabile che sia solo la fine della prima fase, del tipo: Human 2.0 :D la cui nascita prevede un preciso percorso evolutivo.

    Inizio a considerare l'anima una frequenza che modella il corpo... è molto più sensato direi
     
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  6. gilgamesha
     
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    Supernova ( ehi,ciao ^^),si potrebbe anche essere;effettivamente c'è troppa materia inutilizzata,
    Che spreco sarebbe se fosse messa lì senza scopo? Il fatto certo è che esiste,manca il "codice di attivazione",ecco.
    Il che si integra col tuo pensiero Ghost,della nuova versione.Personalmente non sono molto spirituale, per me quell'anima non è altro che la summa di tutte le esperienze di vita,ambiente e anche memoria genetica.In questo caso si,plasma il corpo.......la mia paura è che i nostri recettori si siano arrugginiti.Spero ci sia un protocollo di emergenza in questi casi.
     
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  7. Arcadio.Rosacroce
     
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    Il concetto di multidimensionalità e di scomparsa del tempo,unita ai "messaggi dei maestri" (mi ricordo appieno tutti gli scritti di Weiss e Bona...li consiglio ;) ...),regalano un quadro di insieme più che interessante,perchè mostrano come il concetto di tempo debba essere rivisto non solo in chiave del tempo stesso (è una linea?Si muove solo in una direzione?E'variabile?),ma del fatto che l'uomo stesso possiede caratteristiche tali per cui può travalicare il tempo,superandolo (con l'immortalità dell'anima e delle vite) od anche controllandolo (comprendendo i suoi meccanismi e modificandoli a sua scelta?).

    Ottimo scritto,ma oramai lo sai...scusate ma quando si parla del tempo e del controllo vado in brodo di giuggiole :P :lol: ...!!!
     
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    CITAZIONE
    l'uomo stesso possiede caratteristiche tali per cui può travalicare il tempo,superandolo

    Ciao Arcadio, l'uomo stesso non le possiede, ecco perchè è imprigionato nella sua condizione ; pensa se tutti potessero andare avanti e indietro o fare e disfare come vogliono lungo la linea del tempo?
     
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  9. Arcadio.Rosacroce
     
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    CITAZIONE (Supernova82 @ 2/1/2015, 21:48) 
    Ciao Arcadio, l'uomo stesso non le possiede, ecco perchè è imprigionato nella sua condizione ; pensa se tutti potessero andare avanti e indietro o fare e disfare come vogliono lungo la linea del tempo?

    Ciao Supernova.Non sono completamente d'accordo perchè bisogna sempre vedere cosa si intende per "avere le capacità".L'uomo può avere doti innate,createsi con il tempo e le esperienze,come anche altre dovute a situazioni differenti,tipo la capacità di studiare i fenomeni e cominciare a controllarli,tentarli e valutarli.Normalmente l'idea che abbiamo del tempo (occhio che andiamo OT :P ...) e che reputo dovrebbe essere più corretta è che non abbiamo ANCORA le capacità.Sarà un passaggio obbligato arrivarci,e sinceramente per una volta tendo e tifo per quest'ipotesi perchè avrei comunque interesse ad avere questa possibilità di iterazione nel passato.Non c'è nulla di male ogni tanto a cercare qualcosa che porti vantaggio a sè stessi :D !

    E se fosse questa la caratteristica della nuova generazione di umani?
     
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8 replies since 7/11/2014, 02:25   91 views
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